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La creazione è necessaria, il corpo del danzatore/performer è un luogo politico, così come il teatro, luogo di pensieri, parole e azioni. L'estetica per la quale si riconosce il lavoro di EkoDanza è nella costruzione drammaturgica e nella partitura di movimenti precisi e giustificati. Le creazioni di Roberta si relazionano spesso con la musica originale e dal vivo, con i testi e il linguaggio multimediale, creando azioni sceniche coinvolgenti per tutti. Le creazioni nascono dalla percezione del bisogno sociale di corpo, movimento, azione per riconnettersi con la nostra parte fisica. La danza è un'arte inafferrabile che costruisce e distrugge i suoi movimenti con la rapidità di un pensiero. Danziamo come neuroni specchio sulla scena dell'oggi, ricerchiamo luoghi inadatti e inconsueti per verificare il linguaggio e la comunicazione tra noi e il pubblico, siamo volutamente lontani dalla scena teatrale sovvenzionata Italiana, siamo con e nella gente, siamo il loro corpo che si fa creatore di immagini. Siamo dipendenti dalla relazione, dal dialogo, dalla forza creativa dell'immaginazione. Non si riproduce la realtà, ma se ne crea una nuova, donando ossigeno ad altri mondi, altre realtà e a noi stessi. Si mostra la bellezza del gesto di un corpo consapevole oltre le difficoltà del vivere. Andare a teatro non è superare il reale, ma entrare in un'altra realtà.

 

 

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