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“Istantanea, fulminante, veloce, scorre, si nasconde, sempre presente, silente, forte, magica, accoglie, feroce, la performance indaga gli esseri femminili”

 

Concept, regia e coreografie: Roberta Zerbini

 

Danzatrici e creatrici all’istante: Francesca Antonino, Laura Chieffo e Ilaria Quaglia Elaborazioni musica, parole e video in tempo reale di Roberta Zerbini

Durata: 50 minuti

 

Produzione : S.C.S Centro Studi

 

Prove aperte:
ISART Bologna 27 Novembre 2017
Teatro Comunale Laura Betti Casalecchio di Reno 28 Novembre 2017 SCS centro studi Bologna 29 Novembre 2017 

Impossibile non reagire ad un allarme quotidiano, percepito e vissuto, riguardante il corpo, come luogo di scambio sociale, economico, politico e culturale. Il corpo è diventato, forse lo è sempre stato, tappeto dove scrivere i codici per decifrare il passato e il presente, dove combattere battaglie ideologiche e sociali.

Questo corpo non appartiene più a nessuno, è un corpo mercificato e rivissuto più volte. In particolare il corpo delle donne attrae la mia attenzione: corpo, sesso, genere, parità, femminili, diventano gli argomenti sui quali rifletto, indago, condivido. Mi accorgo da subito che il terreno è spinoso e che bisogna muoversi con attenzione e delicatezza. Osservo le donne attorno a me, i loro corpi conservano una memoria viva della loro storia, sono libri aperti sotto i miei occhi. Mi affascinano le loro vite, ne comprendo le difficoltà, sento i loro silenziosi gridi d’allarme, richieste di rispetto, parità, comprensione, spazio e tempo per sé, eccesso di doveri, responsabilità, soprusi, violenze.

Non bisogna sottovalutare questo momento di decadenza culturale, di conflitti, di separazioni, di esclusioni; sono momenti difficili dove si possono cancellare conquiste importanti con un solo click. E’ necessario essere vigili, osservare, condividere, essere presenti, attenti e pronti ad ascoltare e ad agire. Tessere nuove trame per il futuro.

La performance si sviluppa attraverso una struttura compositiva precisa alla quale si affianca una composizione musicale e di videoproiezioni in istantanea; sarà infatti Roberta Zerbini che proporrà suggerimenti, osservazioni, musiche, parole e video a completamento dell’opera, seguendo le suggestioni che il luogo dove si svolge la performance offre. La compagnia, infatti avrà cura della di risiedere qualche giorno ed incontrare i luoghi significativi degli universi femminili, le emarginazioni i luoghi dei giovani, direttamente sul territorio della performance per rendere l’opera odorante di presente.

Mononoke road è una strada per TUTTI...

CONTESTO SOCIO/POLITICO

“È necessario che la parola femminismo sia citata al plurale, in quanto il concetto è formato da una miriade di visioni e linguaggi trasversali al mondo politico, che creano uno spazio politico comune”.

Per quello che riguarda gli studi di genere, la contrapposizione di Judith Butler al movimento femminista, in particolare alle teorie della differenza sessuale, è proprio basata sull'accentuazione, l'esaltazione, la produzione discorsiva della “donna”, che è stata la base di partenza per la formazione del pensiero dei movimenti politici femministi europei. Decostruire il concetto di genere ha significato sfaldare la base sulla quale la narrazione femminista si è svolta fino agli anni '70 del Novecento. Dal binarismo e dai valori certi di virilità e femminilità, di uomo e donna, è stato necessario passare ad uno spazio politico diverso, dove le esclusioni dovevano essere incluse, dove c'era posto anche per il genere impossibile. Judith Butler si colloca in spazio di ricerca, utilizzando il sapere filosofico in un modo nuovo, applicato alle condizioni in atto nella realtà sociale e politica. La postmodernità nel pensiero butleriano non si evince solamente dallo sforzo di andare oltre qualsiasi barriera di genere, ma anche dallo sforzo di inclusione nello spazio politico democratico di tutte le minoranze. 

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